Lokee chi?



Prima di tutto, contestualizziamo il nome.
Lokee è il nostro personale dio dell'inganno, dell'ingegno e della fantasia. È il protettore del gioco in tutte le sue forme, del sarcasmo e delle capacità taumaturgiche della scrittura. Non ama il grigio, le coperte di pile e la troppa seriosità degli adulti.
Riposa dal lunedì al sabato, mentre la domenica si concede un po' di sano lavoro (va da sé che il suo mestiere comprenda una copiosa dose di ozio, ma ci ha chiesto di non sottolinearlo troppo ché i sindacati divini già mormorano stizziti).
Dal nome potrebbe sembrare il plagio di una certa divinità spesso percossa da un martello. Figurarsi. Baggianate. Non è così, ve lo assicuriamo. Non vi possiamo dire l'imbarazzo che il nostro dio prova ai check-in negli alberghi norvegesi.
E noi? Noi lo veneriamo, versiamo al suolo la cervogia nei nostri boccali in suo onore, cantiamo odi (stonatissime) alle sue virtù e, insomma, facciamo in modo che sia sempre di un umore accettabile. Spesso questo vuol dire leggere bei libri e bei fumetti, giocare coi balocchi da soli o in compagnia, menarci con armi finte, guardare film supereroistici e, in linea generale, fuggire dalle grinfie della banalità.
Nel blog vogliamo parlarvi dell'esperienza esilarante di venerare il fantastico e divertirsi da morire. Tutto molto semplice, tutto molto diretto.
Speriamo che altri seguaci di Lokee si aggreghino a noi per danzare la danza dell'irresponsabilità.

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