giovedì 21 marzo 2013

Spam per amore: Nerdheim

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Chi ci segue sulla pagina da un po' di tempo sa che noi siamo gente che ci piace la gente. Non tutta, per carità, mica siamo Orsetti del Cuore, ma in linea di massima teniamo tutti gli utensili per spazzare i pavimenti lontani dal nostro orifizio più sacro. Se qualcuno arriva e ci chiede un favore che non sia un espianto di organi vitali senza anestesia, siamo sempre disponibilissimi, ma roba che abbiamo un sorrisone da venditore di stufe in Alaska.
Per questo motivo, mesi fa, avevamo portato avanti l'iniziativa "Spam per amore" in cui chiedevamo ai nostri meravigliosi utenti di mandarci i link dei loro progetti personali, legati in qualche maniera al fantastico, in modo da poterli promuovere allegramente su Nerd Bloc e farli generare un po' di traffico aggratis.
Perché lo facevamo? Come dice il nome della cosa, per semplice amore. Non quello lungo lungo vietnamita, quell'altro, quello legato alle passioni, allo sforzo creativo di persone (straordinariamente) comuni che decidono di mettersi in gioco e mostrare fieramente una parte intima di sé.

Nonostante le adesioni non siano mancate, l'iniziativa è durata poco per i limiti strutturali di Facebook, ma ora che il nostro blogghettino piccino picciò inizia a macinare numeri relativamente discreti (a proposito: grazie, giovini, per apprezzare le nostre boiate da venerdì sera sbronzi), abbiamo pensato di rispolverare il progetto e dargli uno spazio più ampio di un'immaginetta e un link in mezzo al mare magnum della bacheca di quel social network là.

Avete un fumettino, un romanzo, un disco, un sito di miniature, un progetto ludico, un happening, un Nicholas Cage in groppa a uno squalo alato, insomma, un qualcosa di fantasticamente fico che volete mostrare a tutti? Be', mandate una mail a redazione.lokee[chiocciolachenonmettobruttispammerrussi]gmail.com o un messaggio privato sulla nostra pagina e vedremo di fare qualcosa per voi.

Ci sono solo poche regole da rispettare:

  • Niente attività commerciali. Potete promuovere un libro presente su amazon, un EP su bandcamp, un canale YouTube con la partnership o un sito che si sostenta con la pubblicità, per esempio, ma niente negozi fisici, aziende-che-operano-nel-campo-di-sticazzi  o biechi tentativi di viral-marketing-travestiti-da. Siamo abbastanza furbi, vi sgamiamo subito e poi vi beccate il carbone per Natale.
  • Inviate, insieme a una presentazione che ci renda fieri di voi, un link che sia possibilmente esterno a Facebook, in modo da poterci mettere le zampette sopra e farci un'idea più chiara di quel che fate.
  • L'aggeggio che volete promuovere deve essere, per così dire, una vostra proprietà intellettuale. Non legalmente registrata, ma insomma, ci siamo capiti: niente roba ciulata di qua e di là con un watermark truffaldino spiaccicato sopra. Sembra banale, ma voi non sapete cosa arriva tutti i giorni nei messaggi privati. No, davvero: paiura.
Una precisazione poi, specialmente per chi parteciperà più come lettore e meno come parte attiva al progetto: le nostro promozioni non saranno basate sul amici di o affiliati di o ci scambiamo i link o una mano lava l'antro. Vero, siamo facilmente entusiasti delle cose che ci proponete, ma vi assicuriamo sempre la buona fede.

Ma basta con i preamboli e veniamo alla ciccia di oggi. Per rispolverare l'iniziativa, partiamo subito con un progetto figo, epico e demenziale allo stesso tempo, fuori di cocomero, pieno di gente muscolosa e puzzolente che si mena. No, niente American Gladiators, anche se

NERDHEIM - La Leggenda Leggendaria degli Eroi Epici



Metti tre persone appassionate di fantastico in una stanza. Falli confrontare sulle loro visioni del genere. E poi, chiedi loro di creare un romanzo collettivo. Il 99% delle volte si uccideranno a vicenda dopo quindici minuti, accoltellandosi con cucchiai di plastica.  In quel misero 1%, fortunatamente, rientra il collettivo di scrittori Nerdheim.
Sono giovani perbene, vi assicuro, che apprezzano le cose sane e semplici della vita, come spade, dragoni, avventure, bikini in cotta di maglia e one-liner sparate al momento giusto, di quelle che anche lo Schwarzy di Commando avrebbe preso appunti.
È per questo che da un paio d'anni si sono cimentati in un'impresa titanica, una delle più dure che uomo possa affrontare, ovvero la stesura di una saga fantasy chiamata La Leggenda Leggendaria degli Eroi Epici. Lo sentite il testosterone? Io sì, m'ha pure mandato un messaggio su WhatsApp per essere sicuro l'abbia recepito.
Il primo volume della trilogia (e che volevate? Un solo libro? Per una saga fantasy? Seriamente?) è completo, redatto e pronto a essere pubblicato dalla prima casa editrice che vorrà porre fiducia nel loro lavoro.

Avevo richiesto ai ragazzi di mandarmi un passaggio significativo della loro opera, ma per le regole cervellotiche e italianissime su cosa sia inedito o meno nei concorsi letterari, non è possibile e, insomma, vi dovete accontentare del loro manifesto di intenti, presente anche sul loro blog.

Riporto fedelmente, a scanso d'equivoci:




NERDHEIM
Il nostro Credo, in undici punti e mezzo

1. Noi vogliamo cantare l'amore per le (dis)umane epiche gesta, le palle di fuoco come se piovesse e le spade bastarde fino al midollo.
2. Birra, sganassoni e mutande di pelo saranno elementi essenziali della nostra opera.
3. In anni recenti la narrativa fantastica ha esaltato tardo-adolescenti che si atteggiano a depressi, ribelli della domenica e fighetti impomatati: tutti costoro saranno sepolti dalla nostra tracotante risata. Gli Eroi che noi esaltiamo mangiano pietra, bevono piombo fuso e cagano asce bipenni.
4. Noi preferiamo il ferro alla plastica, la ruggine alla muffa, la puzza al cerone, i baffi folti e i petti villosi all'empietà modernista della depilazione maschile.
5. Schiacciare i nemici, inseguirli mentre fuggono e ascoltare i lamenti delle femmine. Questo è bene.
6. Noi glorifichiamo la taverna, la piazzaforte, la torre, la battaglia campale, il labirinto, il dungeon, il boss di fine livello e specialmente i Draghi.
7. Noi vogliamo narrare le peripezie degli Eroi dimenticati – barbari dal ventre orgoglioso, stregoni dalla memoria di groviera e mezzadri di multiforme ingegno – che loro malgrado si ritrovano a vivere vite terribilmente normali.
7bis. E non dimentichiamoci dei Signori Oscuri e altri aspiranti tiranni, vittime di pregiudizi millenari.
8. Noi crediamo che la forza di un Eroe non risieda (solo) nel suo bicipite, ma in primo luogo nella battuta sprezzante che pronuncia prima di affondare il maglio da guerra nel cranio del mostro.
9. Noi crediamo, tra le altre cose, nel congiuntivo e nella gloriosa tradizione grammaticale italiana.
10. I nostri Maestri, gli inarrivabili Giganti sulle cui spalle si abbarbicano anelanti le nostre naniche membra, rispondono ai nomi immortali di J.R.R. Tolkien, R.E. Howard, H.P. Lovecraft, A. Dumas padre, D. Adams, J.H. Brennan e prima ancora Ariosto, Rabelais, Snorri e Omero.
11. Noi crediamo che epos e commedia siano espressioni complementari di un medesimo sentimento. Perciò riteniamo che il miglior modo di omaggiare i Maestri e Giganti non sia imitarli – giacché noi non siamo che pulviscolo e sporco delle unghie ai loro augusti piedi – bensì Ridere: e specialmente Ridere CON loro.


No, che volete di più? Seriamente. Metterebbe allegria e donerebbe vigore anche a un non-morto.
Se vi ho già convinto (ma direi: se vi hanno già convinto), seguite le loro gesta sulla loro pagina di Facebook, Nerdheim, che fra l'altro produce copiosi poster di ridere come questo qua sotto.




Se invece siete di quelli che non sono convinti perché sì e hanno altri dieci minuti da buttare, ora segue un'intervista informale con uno dei triumviri di Nerdheim, il disponibile e genuinamente ganzo Massimo.
No, voglio dire: il nostro scambio epistolare è avvenuto su Steam. Cioè. Una roba che per il karma dei nerd, domani mi deve arrivare l'anello come miglior giocatore di Magic anche se non ho un mazzo dal 1999.

Ha pure l'avatar di Guybrush, da The Secret of Monkey Island. No, dico.

Nedo: Allora, procediamo con le domande che ovviamente non mi sono scritto, perché sono brillantissimo, bellissimo e sagace. Così almeno dice sempre mia mamma quando mi taglia ancora le unghie dei piedi. Prima di tutto: vuoi dire ai nostri lettori il tuo nome di battesimo o preferisci uno pseudonimo, giusto per crearti l'aura da scrittore di un collettivo à la Wu Ming?

Massimo: Più che "collettivo" in senso stretto, vorrei riuscire a trasmettere ai lettori quanto Nerdheim sia di fatto una specie di hivemind dal quale si distinguono tre diverse manifestazioni individuali: Marco, Massimo (il sottoscritto) e Riccardo. Rigorosamente in ordine alfabetico.

L'idea di mente collettiva, per quanto inquietante per gli entomofobi, è in effetti interessante, specialmente rapportata alla scrittura creativa, un processo in genere considerato estremamente personale e introspettivo. Visto che anch'io, con il buon V.D., tento di scrivere un romanzo a quattro mani e in genere finisce che ci incontriamo, fumiamo novecento sigarette, beviamo due piantagioni di caffè, completiamo la campagna di Vampire: Bloodlines per l'ennesima volta e buttiamo giù non più di tre righe stitiche, come siete riusciti a creare un intero romanzo, per giunta parte di un saga più ampia, con così tante dita?

Ti dirò, la cosa ci è venuta naturale, con grande stupore iniziale da parte di tutti e tre. È proprio per questo motivo che parlo di hivemind quando mi riferisco a Nerdheim. Ognuno di noi è riuscito a trovare il proprio spazio all'interno di un meccanismo che è andato ben oltre le nostre mere capacità individuali. Tutto questo senza stabilire o forzare dei ruoli aprioristicamente. La vedo come questione di sintonia, favore divino e semplice culo. Anzi, paradossalmente abbiamo prodotto molto meno (l'eufemismo ha dimensioni planetarie) lavorando per conto nostro che non tutti assieme.

C'è dell'invidia in me, ma la tengo nei pantaloni per non spaventarti. Mi puoi parlare di Nerdheim come se io fossi un alieno che proviene da Marte e si è infilato per sbaglio un cacciavite nel naso? I lettori si meritano delle risposte chiare in merito (ho sempre sognato di scriverlo, almeno una volta)!

È curioso che tu formuli la domanda in questi termini, perchè in effetti puoi immaginare Nerdheim come se fosse un alieno che viene da Marte e si è infilato un cacciavite nel naso… Ma non per sbaglio: Egli ha un disegno preciso. Comunque, caro alieno, eccoti una breve descrizione di chi siamo: "Al tempo degli Dèi dell'Urban Fantasy, del Paranormal Romance e dei vampiri sbrilluccicosi che spadroneggiavano su un'editoria in tumulto, il genere umano invocava il soccorso di un eroe per riconquistare il piacere di leggere. Finalmente arrivò Nerdheim, l'invincibile collettivo guerriero forgiato dal fuoco di mille birre e salsicce. La lotta per il corretto uso del congiuntivo, le metafore a cazzo, i personaggi blandi, l'assenza di mutande di pelo furono affrontati con indomito coraggio da coloro che, soli, potevano cambiare il fantasy" (semicit.).



Ecco, ora mi si è gonfiato qualcosa nei pantaloni e mi tocca spostare l'invidia da un'altra parte. A quanto mi avevi detto in separata sede, siete ancora in ricerca di un editore che abbia una lungimiranza superiore a quella di un lemming davanti a un dirupo. Facendo finta che io non sappia niente di questo mondo (magari), in che stato di decomposizione avete trovato l'editoria italiana di genere? Puzza? È già caduta la carne dalle cartilagini? Ma soprattutto, come fanno dei giovani scrittori a presentare un romanzo fantasy, per quanto sui generis, agli editori italiani?

Diciamo che dall'editoria italiana abbiamo ricevuto, nella stragrande maggioranza dei casi, solo un inquietante silenzio. Non siamo certi che sia tombale, ma i casi sono due: o qualcuno ha pestato una merda, o qui l'odore non è dei migliori a prescindere. Vabbe', si sa, cèccrisi. Oggi le strade per uno scrittore fantasy esordiente sono due: partecipare a concorsi o pubblicare digitalmente per proprio conto. Noi le stiamo percorrendo entrambe. Siamo in attesa dei risultati del premio Odissea 2013, dei quali siamo orgogliosamente finalisti. In caso di vittoria, pubblicheremo per via tradizionale con la Delos, che cura il concorso. In caso di sconfitta è molto probabile che punteremo tutto sulla seconda strada. Entrambi i casi offrono delle possibilità interessanti e, da bravi manigoldi di 20° livello quali siamo, abbiamo più di un'ascia bipenne nella manica da tirare ancora fuori. Vedremo!

Ah, sì. Noi aspettiamo qui, buoni buoni, e se poi non esce niente vi veniamo a prendere a casa con le roncole affilate. Il buon V.D., settimana scorsa, ha parlato sul nostro blog di quanto sia insopportabile la seriosità e rigidità del fantasy moderno, inchiodato su stilemi arcaici, piatto e rigido come una professoressa di tedesco in menopausa. Da tizio che ha sterminato un villaggio di pacifici elfi con uno tsunami di gelato alla vaniglia in una campagna di ruolo, non posso che essere d'accordo. Ma la cosa che mi stupisce e mi colpisce è che Nerdheim è dello stesso avviso; quali influenze vi hanno convinto che Epico e Scemo vadano più a braccetto di quanto si pensi?

Abso-fucking-lutely, siamo decisamente dello stesso avviso. Tragedia, commedia ed epica sono tutte espressioni dell'emotività umana e vanno inevitabilmente a braccetto. Senza una fragorosa risata come paragone, la tragedia non avrebbe alcun significato. E cosa sarebbe l'epicità priva di una sana dose di esaltazione (leggi: "ho il cazzo di adamantio e sto piangendo magma") o di profonda tristezza verso i caduti? La piattezza non fa veramente per noi. Riguardo alle nostre influenze: Dumas padre è sicuramente un nostro punto di riferimento. I Tre Moschettieri è il perfetto esempio di come commedia e tragedia possano dare vita, insieme, a un capolavoro. Ma basta anche guardare film come i vari Indiana Jones, la trilogia (l'unica) di Star Wars o i film d'azione anni '80 per capire come l'ironia, il non prendersi mai troppo sul serio, sia una delle ragioni che ce li fa amare così tanto. Menzione d'onore va, inoltre, all'anime Tengen Toppa Gurren Lagann, dispensatore di epic boners e manly tears come non se ne vedevano da molto, molto tempo. La lista potrebbe continuare a lungo, ma mi fermerò qui.

Ci dobbiamo fermare qui anche noi, visto che sta per venire fuori il post più lungo nella nostra breve carriera di blog e laggente già ci trova prolissi. Un'ultima domanda, però, IMPORTANTISSIMA: visto che siamo su Steam e la lista giochi è praticamente pubblica, secondo te in DOTA 2 è più sgravo Phantom Lancer o Anti-Mage?

Ora come ora Phantom Lancer mi fa rageare come non mai, mortacci sua e di tutte le sue cazzo di illu. Anti-Mage ha perso un po' di smalto. Poi ci hanno fatto così tanti meme che ormai mi sta simpatico anche se THE FUN ENDS HERE

… AT THREE AM. Grazie Massimo e grazie Nerdheim. Non rimane che dirvi "in culo al lupo", ché in bocca son capaci tutti!

Grazie a voi, ragazzi! "Speriamo che non crepi" troppo in fretta. Vogliamo divertirci.



Occhei, ora il pezzo continua per tredici fogli protocollo di battute buffe sul fantastico.
No, scherzo. Potete andare. Davvero.
Ah: mandateci la roba per la rubrica "Spam per amore", mi raccomando!

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2 Response to Spam per amore: Nerdheim

Turel Caccese
21 marzo 2013 alle ore 18:05

Il mi piace va solo per la produzione artigianale dei contenuti che è da elogiare in questi tempi di crisi. Ma proprio l'artigiano è da elogiare...
A parte ciò...
Che vi devo mandare una mail e descrivervi che faccio pure se non l'ho capito manco io?

Lokeebot
21 marzo 2013 alle ore 18:25

Certo. Al massimo a non capirci siamo in due ed è più divertente <3.

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