lunedì 11 marzo 2013

Lanterna Verde: ma che ci racconti?

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Ok ragazzi, lo sappiamo tutti, anche se facciamo finta di niente: Lanterna Verde sta scadendo sempre di più: non bastava il reboot della DC a rovinare tutta una saga di proporzioni cosmiche, non bastava la storia degli Orsetti cambia colore secondo l’umore, non bastava far crescere il numero dei corpi esponenzialmente (per giunta rovinando quelle pre-esistenti come le Lanterne rosse, trasformate da ottimi cattivi a un gruppo emo), no, si doveva ancora peggiorare il tutto aggiungendo la Prima Lanterna.

Con quella faccia, fidati che ci crediamo.















Volthoom (grazie per aver citato Terra 3 o Antiterra) è un astronauta chiaramente terrestre che ha viaggiato indietro nel tempo fino ad assistere alla visione della nascita dell’universo di Krona, e, non si sa come, ha guadagnato il potere della Vita (tutto lo spettro emozionale, rappresentato dal bianco).
La parte davvero divertente è che non lo si può uccidere o terminerà l’Universo!
Per non farci mancare niente, Volthoom ha una piccola mania di controllo e vuole creare un Universo a sua immagine e somiglianza, ma il poveretto, pur essendo onnipotente perché può alterare la realtà, si deve caricare “suggendo” le emozioni altrui. No, non fate battute sul "suggere", vi prego, è pur sempre lunedì.


































E cosi assistiamo a una serie di flashback delle varie Lanterne mentre il mostrillo cerca di ciucciare la loro disperazione (sentimento potente, si sa), un modo teoricamente piuttosto efficace per spiegarci come è cambiato il corpo dopo il reboot... ma ne siamo sicuri?
Se le voci di corridoio sono vere, è probabile che ci sarà un taglio nelle serie dei nostri verdoni preferiti e quindi alcune pubblicazioni potrebbero essere chiuse dopo l’Ira della Prima Lanterna; quello a cui stiamo assistendo potrebbe non essere una grande saga, ma semplicemente un modo per tirare le riga di un reboot che ha deluso tutti, un modo per spiegare le incongruenze (spoiler: non ci riescono) e per dare un ordine a un universo narrativo così incasinato che ci fa rimpiangere la continuity Marvel. Be', più o meno.

Diciamo la verità: l’Ira della Prima Lanterna altro non è che un bignamino di anni di pubblicazioni, un bignamino in cui però mancano dei paragrafi importanti (vedi la storia di Kyle Rayner) e che alla fine ci lascia con l’amaro in bocca, perché non sentivamo il bisogno dell’ennesimo cattivo cosmico super onnipotente che poi verrà sconfitto in maniera ridicola, un essere dotato di capacità enormi ma completamente folle, un Thanos di Titano dell’universo DC. 

No, non ne sentiamo il bisogno di questi uber dèi che appaiono dal nulla, di questi espedienti narrativi da quattro soldi per spiegarci delle cose che non hanno senso e che, purtroppo, non ne avranno mai.
Avete voluto fare il reboot? Bene dico io, vi siete strangolati con le vostre mani, e adesso cercate di raccontarci con dei mezzucci da guitti che in fondo noi appassionati che vi seguiamo da anni abbiamo torto a chiedere coerenza.
Basta cattivi stereotipati, riportateci il cyborg Superman (ma come si fa, visto che il Regno dei quattro Superman non c’è più?) o l’Anti-Monitor, ridateci tutto quello che ci piaceva e non state a inventarvi trucchetti da palcoscenico per raccontarci un passato che avete cancellato con un colpo di spugna.



Basta con quelle che sono vere e proprie truffe ai danni di chi si trova a dover comprare quattro volumi al mese per capire che cazzo stia accadendo. Vogliamo storie che possiamo seguire linearmente, non mi sembra una richiesta peregrina, no?
Ragazzi, dài, invece di smacchiare giaguari tornate a fare quello per cui vi paghiamo: raccontare belle storie.

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